Eventi

Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra.
L’uomo, Le architetture, il segno, la scrittura

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Ideazione artistica, curatela critica e allestimento: arch. Marianna Accerboni

Approfondimento storico: amm. Sq. Ferdinando Sanfelice di Monteforte, docente di Strategia alla Cattolica di Milano e alle Università di Firenze e Trieste Polo di
                                             Gorizia, già Rappresentante Militare per l’Italia presso i Comitati Militari NATO ed EU

Musiche inedite composte site specific: M° Silvio Donati

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La mostra rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale e si svolge con il patrocinio del Commissario Generale belga alla Commemorazione della Prima Guerra Mondiale.

 

INAUGURAZIONE BIBLIOTECA STATALE STELIO CRISE:

Giovedì 9 luglio 2015 · ore 19
Info e contatti: +39 040 300725 · bs-scts.info@beniculturali.it · +39 335 6750946

INAUGURAZIONE SPAZIOCAVANA ZINELLI&PERIZZI:

Sabato 11 luglio 2015 · ore 19
Info e contatti: marianna.accerboni@gmail.com · +39 335 6750946

SEDI ESPOSITIVE:

Biblioteca Statale S. Crise di Trieste

Largo Papa Giovanni XXIII, 6 · Trieste

9 luglio · 26 agosto 2015
orario:
da lun a giov 9.30 · 18.30
ven e sab 9.30 · 13.30 / domenica e 15 agosto chiuso
dal 18 luglio al 1 agosto:
da lun a sab 9.30 · 12.30/ domenica chiuso

Spaziocavana Zinelli&Perizzi di Trieste

via San Sebastiano 7 · Trieste

11 luglio · 26 agosto 2015
orario:
da mar a sab 10 · 13 / 15 · 19.30 domenica e lunedì chiuso

Caserma Guastatori Berghinz di Udine

Via San Rocco 180

9 luglio · 26 agosto 2015
(visite su appuntamento +39 0432 231584)


NEWS RELATIVE ALL'EVENTO

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Philippe Daverio

Visitata finora da più di 2000 persone e prorogata, per il grande successo di pubblico, fino al 26 settembre, la grande mostra Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra, propone lunedì 24 agosto alle 18 alla Biblioteca Statale S. Crise di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII, 6) ancora uno personaggio d’eccezione, che sarà introdotto dall’arch. Marianna Accerboni, curatrice della rassegna: il famoso e autorevole critico d’arte Philippe Daverio che, con la consueta verve, affronterà il tema del rapporto fra la creatività del poliedrico architetto-illustratore-scrittore-soldato e le esperienze artistiche coeve.

Uomo di cultura dall’eloquio brillante e dall’eleganza piacevolmente eccentrica, Daverio (Mulhouse, Alsazia 1949) vive a Milano. Professore ordinario alla Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, tiene corsi alla Facoltà di Design del Politecnico di Milano. È direttore della rivista Art e Dossier e autore e conduttore in TV di Passepartout, Emporio Daverio e Il Capitale. Ha pubblicato per Rizzoli Il Museo immaginato (2011), Il secolo lungo della Modernità (2012), Guardar lontano Veder vicino (2013), Il secolo spezzato delle Avanguardie (2014), La buona strada (2015). Dal 2014 è direttore del Museo del Duomo di Milano.

Allestita anche nello Spaziocavana Zinelli&Perizzi di Trieste e alla Caserma Guastatori Berghinz di Udine, l’importante e articolata rassegna rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale. È disponibile in mostra il video Ritratto inedito di Dominioni in otto interviste (€ 12), curato da Accerboni e realizzato grazie alla Pro Loco Redipuglia · Sentieri di pace con il contributo di RFI Rete Ferroviaria Italiana. La rassegna propone più di 600 pezzi per lo più inediti e rari, tra progetti architettonici e di design, dipinti, illustrazioni, libri, preziosi documenti e testimonianze su Paolo Caccia Dominioni (Nerviano, prov. di Milano 1896 - Roma 1992), architetto, pittore e formidabile disegnatore, illustratore, scrittore (Premio Bancarella), soldato e personaggio di livello internazionale.

Allestita con il patrocino del Comune di Trieste e di Fondazione Carigo, con il contributo di Fondazione CRTrieste, Associazioni Giuliani nel Mondo e Sentieri di Pace-Redipuglia, gruppo sanitario regionale Health Care Group, Il Piccolo e il Messaggero Veneto media partner, espone anche un’ampia testimonianza sulla Grande Guerra con splendidi dipinti provenienti dai Musei Provinciali di Gorizia (info e visite guidate su appuntamento 335 6750946).


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Nell’ambito della grande rassegna “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, visitata finora da più di 2000 persone, la curatrice Marianna Accerboni ha presentato, davanti a un folto pubblico, alla Biblioteca Statale S. Crise di Trieste il video Ritratto inedito in otto interviste, dedicato al grande architetto, artista, scrittore e soldato.  

Il video, disponibile in mostra (€ 12), è ideato e curato in  occasione della mostra da Accerboni per la regia di Elio Velan, ed è realizzato grazie al sostegno di Pro Loco Redipuglia e con il contributo di RFI Rete Ferroviaria Italiana. Accompagnato da un libretto esplicativo dell’esposizione, presenta testimonianze inedite di amici e committenti quali Tommaso Cosolo, Renato Duca, Michele Formentini, Katherine Harvey Burr, Carolina di Levetzow Lantieri, Ottilia Florenin Deghenghi con un approfondimento dell’Ammiraglio Sq. Ferdinando Sanfelice di Monteforte, docente di Strategia all’Università di Trieste Polo di Gorizia e già Rappresentante dell’Italia ai Comitati Militari NATO e EU, e di Ernesto Zorzi, che ricostruiscono l’indole, la vita, la creatività e i luoghi di guerra solcati nel 1° e 2° conflitto mondiale da questo straordinario personaggio di livello internazionale.

Il video propone anche un’accurata e ricca selezione delle opere esposte in mostra e delle architetture realizzate nella Regione FVG e nel mondo da Dominioni, che visse e operò negli ultimi 30 anni di vita nel Goriziano.

Altre sedi della mostra: Spaziocavana Zinelli&Perizzi e Caserma Guastatori Berghinz di Udine (fino al 26 settembre/ info e visite guidate 335 6750946).


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Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra. L’uomo, Le architetture, il segno, la scrittura conferenza - Alessandro Gualtieri e Marianna Accerboni
(foto Franco Viezzoli)

Visitata finora da più di 1600 persone e prorogata, per il grande successo di pubblico, fino al 26 settembre, la grande mostra “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, propone mercoledì 12 agosto alle 18 alla Biblioteca Statale S. Crise di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII, 6) ancora uno studioso d’eccezione: Alessandro Gualtieri, eminente esperto della Grande Guerra sul fronte belga e internazionale, che verrà introdotto dalla curatrice Marianna Accerboni sul tema del confronto tra L’Yser e l’isonzo, due Fronti di sangue e di fango, di uomini e di donne e del rapporto tra l’arte in trincea di Dominioni e di altri pittori inglesi. Seguirà una visita guidata.

Gualtieri (1964) firma i contenuti del Volume 8, interamente dedicato alle donne della Grande Guerra, inserito nella raccolta fotografica edita da La Repubblica-L’Espresso, in edicola dal 24 luglio; è inoltre autore del il saggio "La Grande Guerra delle donne - Rose nella terra di nessuno” interamente dedicato alla condizione e all’emancipazione femminile nel 1° conflitto mondiale. Presidente del Centro Studi Informatico La Grande Guerra (www.csigrandeguerra.it) e ideatore del sito www.lagrandeguerra.net, ha pubblicato numerose opere di successo in italiano e inglese sul tema del 1° conflitto mondiale per la casa editrice Mattioli 1985: La battaglia de la Somme, Verdun 1916, Le battaglie di Ypres, sviluppati su una trattazione tematico-storica del stesso Fronte Occidentale tristemente celebrato da Enrico Maria Remarque. Precedentemente erano usciti per i tipi della NordPress: La Grande Guerra 1914-1918 - Percorso di Studio a schede, Dal Piave alla prigionia, I Musei della Grande Guerra in Italia e Recuperanti. Nel 2012 ha partecipato all’Università di Oxford, come oratore, alla conferenza La Grande Guerra in Italia-rappresentazione e interpretazione.

Allestita anche nello Spaziocavana Zinelli&Perizzi di Trieste e alla Caserma Guastatori Berghinz di Udine, l’importante e articolata rassegna rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale e si svolge con il patrocinio del Commissario Generale belga alla Commemorazione della Prima Guerra Mondiale. È disponibile in mostra il video Ritratto inedito di Dominioni in otto interviste, curato da Accerboni e realizzato grazie alla Pro Loco Redipuglia · Sentieri di pace con il contributo di RFI Rete Ferroviaria Italiana. La rassegna propone più di 600 pezzi per lo più inediti e rari, tra progetti architettonici e di design, dipinti, illustrazioni, libri, preziosi documenti e testimonianze su Paolo Caccia Dominioni (Nerviano, prov. di Milano 1896 - Roma 1992), architetto, pittore e formidabile disegnatore, illustratore, scrittore (Premio Bancarella), soldato e personaggio di livello internazionale.

Allestita con il patrocino del Comune di Trieste e di Fondazione Carigo, con il contributo di Fondazione CRTrieste, Associazioni Giuliani nel Mondo e Sentieri di Pace-Redipuglia, gruppo sanitario regionale Health Care Group, Il Piccolo e il Messaggero Veneto media partner, espone anche un’ampia testimonianza sulla Grande Guerra con splendidi dipinti provenienti dal Musei Provinciali di Gorizia.

Prossimi eventi collaterali Biblioteca Statale di Trieste ore 18: mercoledì 19 agosto presentazione del video con interviste inedite su Paolo Caccia Dominioni; lunedì 24 agosto incontro con il critico Philippe Daverio su L’arte di Caccia Dominioni in rapporto alle esperienze artistiche coeve (info e visite guidate su appuntamento 335 6750946).


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Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra. L’uomo, Le architetture, il segno, la scrittura Ferdinando Sanfelice di Monteforte

Visitata finora da più di 1200 persone, la grande mostra “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, propone giovedì 6 agosto alle 18 alla Biblioteca Statale S. Crise di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII, 6) un ospite d’eccezione, l’amm. Ferdinando Sanfelice di Monteforte, curatore della mostra sotto il profilo storico, che verrà intervistato dall’arch. Marianna Accerboni sul tema della Grande Guerra e sulla figura di Dominioni. Seguirà una visita guidata.

Discendente dalla nobildonna Luisa Sanfelice - alla cui figura di paladina della Repubblica Partenopea, contraria alla restaurazione borbonica, Alexandre Dumas dedicò un romanzo - Sanfelice è docente di Strategia alla Cattolica di Milano e alle Università di Firenze e Trieste Polo di Gorizia ed è stato Rappresentante Militare per l’Italia presso i Comitati Militari NATO e EU.  

Allestita anche nello Spaziocavana Zinelli&Perizzi di Trieste e alla Caserma Guastatori Berghinz di Udine, l’importante e articolata rassegna rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale e si svolge con il patrocinio del Commissario Generale belga alla Commemorazione della Prima Guerra Mondiale. È disponibile in mostra il video Ritratto inedito di Paolo Caccia Dominioni in otto interviste, curato da Marianna Accerboni per la regia di Elio Velan, è realizzato grazie alla Pro Loco Redipuglia · Sentieri di pace con il contributo di RFI Rete Ferroviaria Italiana. La rassegna propone più di 600 pezzi per lo più inediti e rari, tra progetti, disegni, dipinti, scritti, documenti e testimonianze su Paolo Caccia Dominioni (Nerviano, prov. di Milano 1896 - Roma 1992), architetto, pittore e formidabile disegnatore, illustratore, scrittore (Premio Bancarella) e soldato, personaggio di livello internazionale. Allestita con il patrocino del Comune di Trieste e di Fondazione Carigo, con il contributo di Fondazione CRTrieste, Associazioni Giuliani nel Mondo e Sentieri di Pace-Redipuglia, gruppo sanitario regionale Health Care Group, Il Piccolo e il Messaggero Veneto media partner, propone anche un’ampia testimonianza sulla Grande Guerra con splendidi dipinti provenienti dal Musei Provinciali di Gorizia, progetti architettonici e di design, libri, preziosi documenti e tavole genealogiche dipinte a mano.

Prossimi eventi collaterali Biblioteca Statale di Trieste ore 18: mercoledì 12 agosto incontro con Alessandro Gualtieri, grande esperto internazionale della Grande Guerra sul fronte belga, sul tema L’Yser e l’Isonzo, due fronti di sangue e di fango, di uomini e di donne;  mercoledì 19 agosto presentazione del video con interviste inedite su Paolo Caccia Dominioni; lunedì 24 agosto incontro con il critico Philippe Daverio su L’arte di Caccia Dominioni in rapporto alle esperienze artistiche coeve (info e visite guidate su appuntamento 335 6750946).


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Nell’ambito della grande rassegna “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, lunedì 3 agosto alle 17.30 alla Biblioteca Statale S. Crise di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII, 6) la curatrice Marianna Accerboni terrà una visita guidata con un focus su Dominioni scrittore pubblico e privato e presenterà alcune novità: il carteggio inedito del poliedrico architetto-artista con la crocerossina donna Franca Vivaldi Pasqua e la sua presenza a Banne e Trieste l’8 settembre al comando di un battaglione del Genio Guastatori.

La rassegna, che si svolge con il patrocino del Comune di Trieste e di Fondazione Carigo, con il contributo di Fondazione CRTrieste, Associazioni Giuliani nel Mondo e Sentieri di Pace-Redipuglia, gruppo sanitario regionale Health Care Group, Il Piccolo e il Messaggero Veneto media partner, propone anche un’ampia testimonianza sulla Grande Guerra con splendidi dipinti provenienti dal Musei Provinciali di Gorizia, progetti architettonici e di design, libri, preziosi documenti e tavole genealogiche dipinte a mano. Altre sedi della mostra: Spaziocavana Zinelli&Perizzi e Caserma Guastatori Berghinz di Udine (info 335 6750946).


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Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra. L’uomo, Le architetture, il segno, la scrittura Jeep MB Willys 1945 americana con livrea inglese del tipo usato
da PCD nel deserto egiziano

Nell’ambito della grande rassegna “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, sabato 25 luglio alle 11 alla Biblioteca Statale S. Crise di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII, 6) la curatrice Marianna Accerboni terrà una visita guidata e presenterà una novità: nell’atrio di Palazzo Morpurgo, che ospita la mostra fino al 26 agosto, sarà infatti esposta eccezionalmente una jeep MB Willys del 1945, di fabbricazione americana e livrea inglese, perfettamente funzionante e identica a quella con cui Caccia Dominioni solcava il deserto egiziano subito dopo il secondo conflitto mondiale.
Era il periodo, durato circa 14 anni, in cui il grande architetto-artista-scrittore si dedicava, a rischio della propria vita e di quella degli Ascari e dei suoi collaboratori, alla ricerca e alla tumulazione delle salme di caduti di ogni paese, sfociata poi nella progettazione e realizzazione del Sacrario del El Alamein, per cui Dominioni ricevette alla memoria la Medaglia d’oro al valor civile dal presidente della Repubblica Ciampi. Di tale periodo e attività la mostra offre ampia documentazione attraverso disegni realizzati da Dominioni direttamente dalle trincee e dai campi di battaglia - come fece altresì nella Grande Guerra dal Carso - consegnandoci un’immagine immediata, ma spesso anche velata di poesia, dei conflitti cui partecipava. Nella stessa sezione compaiono anche le illustrazioni originali a inchiostro nero per i libri “El Alamein” e “Takfir”, prestati dall’Archivio romano di Sergio Coccia, uno dei più importanti collezionisti di Dominioni, autore di molti articoli sulla sua vita militare, sulle sue cartoline e in particolare sui suoi libri. Dal collezionista friulano Mauro Filiput provengono invece alcuni reperti, ancora sporchi di sabbia, trovati dall’architetto nel deserto dell’Africa settentrionale con i cartellini di schedatura e i commenti scritti di pugno da Dominioni, e dal conte mIchele Formentini numerose cartoline. Tutti oggetti rari e inediti, come la maggior parte dei 600 pezzi presenti in mostra.
La rassegna, che si svolge con il patrocino del Comune di Trieste e di Fondazione Carigo, con il contributo di Fondazione CRTrieste, Associazioni Giuliani nel Mondo e Sentieri di Pace-Redipuglia, gruppo sanitario regionale Health Care Group, Il Piccolo e il Messaggero Veneto media partner, propone infatti anche un’ampia testimonianza sulla Grande Guerra con splendidi dipinti provenienti dal Musei Provinciali di Gorizia, progetti architettonici e di design, libri, preziosi documenti e tavole genealogiche dipinte a mano. Altre sedi della mostra: Spaziocavana Zinelli&Perizzi e la Caserma Guastatori Berghinz di Udine (info 335 6750946).

 


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Nell’ambito della grande mostra “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, giovedi’ 16 luglio alle 18 alla Biblioteca Statale S. Crise di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII, 6) avrà luogo un incontro intitolato "Per Fouad": la curatrice Marianna Accerboni e il Prof. Piergiorgio Gabassi, ordinario di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni dell’Università di Trieste, ricorderanno il grande scrittore paesaggista algerino Khaled Fouad Allam, curatore della rassegna per il tema africano, recentemente scomparso. Editorialista di Repubblica, La Stampa e Il Sole 24 Ore, Allam è stato autore, tra gli altri, de Il jihadista della porta accanto (Piemme). Seguirà la proiezione di un video inedito con il grande intellettuale algerino (info 335 6750946).


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Dopo il grande successo alla Biblioteca Statale di Trieste, sabato 11 luglio inaugurazione allo Spaziocavana Zinelli&Perizzi: in mostra i disegni architettonici

Dopo il grande successo della vernice alla Biblioteca Statale di Trieste, presenti tra gli altri il Prefetto Adelaide Garufi, l’assessore alla Cultura Paolo Tassinari e alla Pianificazione Urbana Elena Marchigiani, la grande mostra “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, curata da Marianna Accerboni, inaugura oggi alle 19 allo Spaziocavana Zinelli &Perizzi un’intensa e raffinata sezione dedicata all’architettura: in mostra le tavole originali redatte dal geniale e poliedrico architetto-artista-scrittore, in cui all’elemento razionalista s’intreccia spesso un’interessante spunto giocoso-fantastico, come nei disegni per il Palazzo Ascoli a Gorizia e per il restauro del magnifico castello e del Golf Hotel del conte Michele Formentini a S. Floriano (Gorizia). O ancora nel coronamento delle stalle e dei fienili di Villa Cantoni Harvey di Pecci (Savogna d’Isonzo), che ci riportano all’icona di un nobile passato, “rubando” per la magistrale trasformazione di stalle e fienili in abitazione, i “capricci” di memoria settecentesca dell’architettura veneta e mitteleuropea, applicati con un pizzico d’ironia.


 

Dopo il grande successo alla Biblioteca Statale di Trieste sabato 11 luglio inaugurazione allo Spaziocavana Zinelli&Perizzi: in mostra i disegni architettonici

 

Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra. L’uomo, Le architetture, il segno, la scrittura Progetto per il restauro di un palazzo settecentesco in via Ascoli
a Gorizia per il Conte Michele Formentini (tavola 1)

Dopo il grande successo della vernice alla Biblioteca Statale di Trieste, presenti tra gli altri il Prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi, l’assessore alla Cultura Paolo Tassinari e alla Pianificazione Urbana Elena Marchigiani, la grande mostra “Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra”, curata da Marianna Accerboni, inaugura oggi alle 19 allo Spaziocavana Zinelli &Perizzi un’intensa e raffinata sezione dedicata all’architettura e intitolata “La ragione e il sogno”: in mostra le tavole originali redatte dal geniale e poliedrico architetto-artista-scrittore-combattente, in cui all’elemento razionalista s’intreccia spesso un’interessante spunto giocoso-fantastico, come nei disegni per il Palazzo Ascoli a Gorizia e per il restauro del magnifico castello e del Golf Hotel del conte Michele Formentini a S. Floriano (Gorizia). O ancora nel coronamento delle stalle e dei fienili di Villa Cantoni Harvey di Pecci (Savogna d’Isonzo), che ci riportano all’icona di un nobile passato, “rubando” per la magistrale trasformazione di stalle e fienili in abitazione, i “capricci” di memoria settecentesca dell’architettura veneta e mitteleuropea, applicati con un pizzico d’ironia.

Anche nell’architettura di Caccia Dominioni, - scrive Accerboni - l’elemento razionale, che rappresenta il tratto portante della struttura dei suoi soggetti (coerentemente con il momento storico-culturale del Razionalismo d’anteguerra), si sposa, come nella pittura, a un lieve, ma significativo e importante elemento fantastico. Incontriamo quest’ultimo nella rappresentazione della sua casa di Gabria, dove fu ricoverato, ferito, nel 1° conflitto mondiale, poiché l’edificio, datato 1838, era stato trasformato in ospedale. Alla fine degli anni ’50 l’architetto-artista acquista e ristruttura la mansarda (oggi in piazza Indipendenza 4): in attesa che l’abitazione sia pronta, alloggia per nove mesi nel vicino Albergo Da Tommaso, dove scrive il libro El Alamein e altre pubblicazioni, anche in collaborazione con la scrittrice Maria Bellonci (ideatrice con Guido Alberti del Premio Strega), che era sua cognata. Nella mansarda di Gabria, tuttora di proprietà della famiglia, risiederà fino alla seconda metà degli anni ’80.

Nel ’59 progetta a Rubbia (Gorizia) la Baita per Elena Caccia Dominioni, la sua bella e giovane moglie. E a Savogna d’Isonzo nel 1970 - ’71 progetta pure un’elegantissima Scuola elementare, in cui prevale, come nelle altre nuove edificazioni, la razionalità, assieme alla sua cifra, che contraddistingue le nuove architetture: l’arco, intimo luogo sotto il quale raccogliersi e proteggersi da sole e pioggia, probabile reminescenza della cultura del mondo arabo, da lui assaporata fin da giovanissimo.

Il senso d’intimità (e quindi il concetto di umanità) è sempre ben presente in tutte le architetture di Caccia Dominioni, che dovunque andasse per lavoro (da El Alamein ad Ankara), si creava una stanza che fungeva da studio e abitazione e che egli arredava appunto in modo molto intimo e caldo.

Incontriamo per altro l’elemento fantastico anche nel coronamento delle stalle e dei fienili di Villa Cantoni Harvey di Pecci (Savogna d’Isonzo), che ci riportano all’icona di un nobile passato, “rubando” per la magistrale trasformazione della parte rustica della villa (stalle e fienili) in abitazione, i “capricci” di memoria settecentesca dell’architettura veneta e mitteleuropea, da applicarsi, con un pizzico d’ironia, alla facciata dell’edificio.

Un ironico sentire rende più lieve anche la presentazione alle autorità comunali del progetto per una palazzina settecentesca restaurata negli anni ’70 per il Conte Michele Formentini in via Ascoli nel Ghetto di Gorizia: ed ecco salire le scale del palazzo una graziosa damina, mentre in un altro disegno architettonico, rapido, immediato, elegante ed efficace, compare una bella carrozza trainata dai cavalli, come avveniva all’epoca nella realtà, ed ancor oggi nelle favole.

Ma, a parte queste deliziose licenze formali, Caccia Dominioni è capace nell’architettura di esprimersi attraverso una cifra del tutto personale, che nel restauro e nelle nuove edificazioni coglie sempre nel segno, come avviene per esempio nel Castello Formentini di S. Floriano del Collio (Gorizia), adeguando l’antica, severa armonia del maniero alle esigenze moderne, e nel Golf Hotel. Ed ecco che la scala esterna di sicurezza, prevista dalla moderna normativa, si trasforma nella Casa della Fonte in uno scalone d’epoca sostenuto da 3 archi di misura crescente, realizzato in pietra a vista, come le antiche architetture, mentre la Torre della Bora e di Tramontana del Castello vengono elevate, grazie a un ingegnoso effetto trompe-l’oeil, sì da soddisfare le normative per l’abitabilità dello spazio sottostante. E pure gli scarichi di alcune parti del Castello sono mimetizzati con la creazione di contrafforti, che sembrano essere esistiti da sempre. Da tutto ciò emergono con evidenza una cura e un’attenzione assolute dei particolari, com’è evidente anche nella Casa della fonte, attigua al Castello Formentini, che prende il nome da una fonte di recupero in pietra d’Aurisina, inserita dal progettista in una casa rurale dell’antico Borgo piuttosto anonima, per ingentilirne l’aspetto, dal momento che nel progetto di Dominioni questa casa veniva collegata a un’altra simile, a formare il Golf Hotel. L’architetto è così attento ai particolari che ristudia anche il modulo delle inferriate secondo il modello antico, inserisce un portone bugnato per nobilitare l’edificio e cura altri dettagli per armonizzare gli elementi preesistenti con i nuovi interventi.

Inoltre in tutti suoi progetti - conclude Accerboni - Dominioni prevedeva una fascinosa meridiana: e così accadde per la Casa della Fonte, nella Villa Sergio Cosolo di Fogliano (Gorizia), nella Villa Cantoni, a Palazzo Lantieri e via dicendo.

COMUNICATO STAMPA:

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Paolo Caccia Dominioni e Renato Chiodini in Egitto

Dopo il grande successo registrato nelle più prestigiose sedi istituzionali di Gorizia e in Friuli Venezia Giulia, la grande mostra intitolata Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra, ideata e curata dall’architetto e critico d’arte Marianna Accerboni, si trasferisce alla Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste, dove verrà inaugurata giovedì 9 luglio 2015 alle ore 19 con una performance multimediale di luce e musica, che vedrà protagonista Silvio Donati, compositore e musicista di livello europeo, il quale eseguirà, con l’accompagnamento di una suggestiva performance di luce, brani inediti da lui composti e ispirati a Paolo Caccia Dominioni. In novembre la mostra si trasferirà in varie sedi istituzionali a Bruxelles con il patrocinio del Commissario Generale belga alla Commemorazione della Prima Guerra Mondiale.

L’importante e articolata rassegna - che si avvale dell’approfondimento storico dell’Ammiraglio Sq. Ferdinando Sanfelice di Monteforte, docente di Strategia alla Cattolica di Milano e alle Università di Firenze e Trieste Polo di Gorizia, già Rappresentante Militare per l’Italia presso i Comitati Militari NATO e EU - propone più di 600 pezzi per lo più inediti e rari, tra progetti, disegni, dipinti, scritti, documenti e testimonianze su Paolo Caccia Dominioni (Nerviano, prov. di Milano 1896 - Roma 1992), architetto, pittore e formidabile disegnatore, illustratore, scrittore (Premio Bancarella) e soldato, personaggio di livello internazionale.

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Paolo Caccia Dominioni Villa Fausta Gorizia 1916-1964

Provenienti dai Musei Provinciali - Museo della Grande Guerra di Gorizia e dalle importanti collezioni delle famiglie Formentini di Gorizia, Cosolo di Fogliano Redipuglia (Go), Cantoni Burr degli Stati Uniti, dalla collezione Sergio Coccia di Roma e da altri prestigiosi collezionisti privati, le opere e i materiali esposti ripercorrono i momenti salienti della sua poliedrica attività, riportandolo idealmente in quell’estremo Nord Est d’Italia, in cui il grande architetto combattè durante il primo Conflitto Mondiale e successivamente visse per più di 30 anni, operando per i più prestigiosi committenti. In tal senso la mostra s’inserisce nei grandi eventi commemorativi della Grande Guerra e in quelli in ricordo di Caccia Dominioni: tra questi ultimi ricordiamo l’intitolazione a suo nome di una via a Milano e Torino - previste a breve - e l’importante rassegna organizzata nel 2012 dall’Istituto Italiano di Cultura di Ankara in Turchia, dove Caccia Dominioni progettò nel 1939 il Villaggio Italia con la sede dell’ambasciata italiana.

Per sottolineare il rapporto tra l’immaginario bellico di un secolo fa, rappresentato da Caccia Dominioni, e quello contemporaneo, una sezione della mostra, intitolata "La Grande Guerra nel Friuli Venezia Giulia. Sentieri della memoria 1915 - 1917", sarà dedicata alle immagini inedite realizzate tra il 2014 e il 2015 dal fotografo-artista Claudio Saccari, ispirate ai luoghi del primo conflitto mondiale sul fronte dell’Isonzo e del Carso. Inoltre, poiché la rassegna è particolarmente dedicata ai giovani, sia come fruitori che come attori, un’altra esposizione, intitolata Cent’anni dopo, proporrà opere di giovani artisti triestini, del Friuli Venezia Giulia e transfrontalieri (Austria, Slovenia) sul tema della Grande Guerra.

La mostra sarà visitabile anche nello Spaziocavana Zinelli&Perizzi di Trieste (inaugurazione sabato 11 luglio ore 19), dove verrà esposta una selezione di disegni architettonici di Caccia Dominioni, e nella Caserma Guastatori Berghinz di Udine, che raccoglie un’amplissima testimonianza delle sue opere e della sua storia.

 

EVENTI IN MOSTRA

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Paolo Caccia Dominioni Sacrario MIlitare Base Italiana El Alamein

Nel corso della rassegna sono previsti diversi eventi collaterali e visite alla mostra e ai luoghi del Carso che videro presenti Caccia Dominioni nel 1° conflitto mondiale: giovedì 16 luglio ore 18 un incontro intitolato Per Fouad, con Piergiorgio Gabassi, Prof. ordinario di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni dell’Università di Trieste, e la proiezione di un video inedito, per ricordare Khaled Fouad Allam. Grande scrittore e saggista, editorialista di Repubblica, La Stampa e Il Sole 24 Ore e autore, tra gli altri, de Il jihadista della porta accanto, Allam è stato co-curatore della mostra per il tema africano; giovedì 6 agosto ore 18 un incontro con il curatore storico della mostra Amm. Ferdinando Sanfelice di Monteforte sul tema Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra; mercoledì 12 agosto ore 18 Alessandro Gualtieri, grande esperto del fronte belga delle Fiandre nella Grande Guerra, parlerà de L’Yser e l’Isonzo, due fronti di sangue e di fango, di uomini e di donne; mercoledì 19 agosto ore 18 presentazione del video con interviste inedite a Paolo Caccia Dominioni; lunedì 24 agosto ore 18 incontro con grande critico Philippe Daverio sul tema L’arte di Caccia Dominioni in rapporto alle esperienze artistiche coeve; per il finissage è previsto un evento con poesie di Ungaretti, musica futurista e luce.

 

A NOVEMBRE 2015 LA MOSTRA VA A BRUXELLES

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Paolo Caccia Dominioni In viaggio verso l'Australia-anni 60

Per il suo carattere internazionale, dopo Gorizia e Trieste, città simbolo della Grande Guerra sul fronte italiano, la mostra su Caccia Dominioni e quella dei giovani artisti triestini, della Regione Friuli Venezia Giulia e transfrontalieri (Austria e Slovenia) si trasferiranno, con il patrocinio del Commissario Generale belga alla Commemorazione della Prima Guerra Mondiale, all’Istituto Italiano di Cultura (3 - 16 novembre) e nella sede della Regione FVG di Bruxelles (10 novembre - 3 dicembre). Successivamente (3 - 17 dicembre) la rassegna dei giovani sarà visitabile alla Maison de la Jeunesse della capitale belga. Lì, nelle Fiandre, la Grande Guerra infuriò con molta più violenza che nel già terribile fronte sull’Isonzo ed ebbe quale epicentro Ypres, capitale del fronte orientale franco-belga-britannico. All’Istituto Italiano di Cultura l’inaugurazione sarà sottolineata da un concerto in tema per soprano e pianoforte, nella sede della Regione FVG da una tavola rotonda sul rapporto fra il fronte dell’Yser nelle Fiandre - con l’inedita scoperta di presenze militari italiane in quei luoghi lontani - e il fronte italiano dell’Isonzo. All’incontro parteciperanno due docenti universitari di Storia contemporanea, specialisti della 1° e 2° guerra mondiale: il prof. Marco Mondini dell’Università di Padova, membro del Consiglio scientifico del Centre International de Recherche de l’Historial de la Grande Guerre (Francia) e del Comitato scientifico dell’International Society for First World War Studies (GB), e il prof. Emmanuel Debruyne, Université Catholique de Louvain.

Nel 2016, sempre nell’ambito della mostra, la Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e una prestigiosa sede istituzionale triestina ospiteranno un’esposizione di opere di giovani artisti belgi dedicata al tema del 1° conflitto mondiale.

Sia nell’allestimento della mostra a Trieste che a Bruxelles, sarà creato uno spazio di divulgazione dedicato al Sacrario di Redipuglia quale luogo della memoria della Grande Guerra e all’informazione sull’attività culturale e turistica, sul Museo multimediale, sulle escursioni e rievocazioni storiche e di costume sul tema del primo conflitto mondiale.

La rassegna, attraverso tale approfondimento sul rapporto tra il fronte delle Fiandre e quello dell’Isonzo e la liaison espositiva con  il  Belgio,  si  pone, oltre  che  sotto  il  profilo culturale  anche  sotto  quello  turistico, quale  motivo d’incremento per il cosiddetto turismo di guerra dall’Europa verso il Friuli Venezia Giulia.

 

CHI ERA PAOLO CACCIA DOMINIONI?

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Paolo Caccia Dominioni Africa Settentrionale 2°GM

Architetto e ingegnere dal tratto colto ed essenziale e dalla cifra sobriamente e squisitamente originale, pittore, disegnatore e illustratore formidabile per la rapidità e l’eccezionalità del segno nonché scrittore efficace e coinvolgente nella sua essenzialità, Caccia Dominioni ci consegna in questa mostra la sua equilibrata ma appassionata visione del secolo breve

- che visse con intensità, stile e distacco - raccontato e interpretato attraverso migliaia e migliaia tra disegni, progetti architettonici, bozzetti, dipinti e scritti, molti dei quali realizzati sul fronte del Carso durante la Grande Guerra o subito dopo in Libia, poi nella campagna d’Etiopia del 1935/‘36 e quindi in Africa settentrionale nel corso del 2° conflitto mondiale e della Resistenza, cui prese parte molto attivamente.

Tutta la sua vita, civile e militare, fu per altro testimoniata da splendidi disegni, dipinti e sketch, che rappresentano forse l’aspetto meno noto della sua poliedrica creatività e che la rassegna tende a riscoprire ed evidenziare, presentando anche lavori finora mai pubblicati, come per esempio i bellissimi disegni a tecnica mista e tempera realizzati nel viaggio che lo portò in Australia e quelli che fotografano la gente africana e narrano la guerra di Spagna. Tale fu la poetica efficacia di queste opere che lo stesso Hugo Pratt, considerato oggi uno dei più grandi disegnatori del mondo, confessò di essersi ispirato a Caccia Dominioni.

Antesignano già in anni dannunziani per la sintesi grafica e degli scritti, fu inoltre in perfetta sintonia con Emilio Lussu, scrittore e politico siciliano, militare nella Grande Guerra, nel deplorare l’arroganza, l’impreparazione tecnica e l’indifferente crudeltà degli alti comandi, cercando in ogni modo, attraverso la conoscenza del terreno e azioni diplomatiche, di salvare la vita ai suoi soldati, che trattò sempre alla pari e con grande umanità. L’8 settembre passò alla Resistenza, su cui scrisse diversi libri. Da architetto, fu molto attento al tema ecologico già negli anni ’60.

 

LE SEZIONI DELLA MOSTRA

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Paolo Caccia Dominioni Castagnevizza del Carso Valletta Forlì

In mostra, tra le testimonianze biografiche e autobiografiche, sono esposte anche le magnifiche e inedite tavole genealogiche disegnate dallo stesso Dominioni per ricostruire le origini e gli intrecci della sua famiglia, imparentata con le più importanti casate nobiliari italiane, e l’inedito Registro dei lavori, progetti ed elaborati tecnici, nella stesura originale da lui redatta e confezionata a mano, che riassume in ordine cronologico 614 opere dal 1924 al ‘71.

Un’altra sezione racconta i restauri di prestigiose e storiche magioni come il Castello e Golf Hotel a S. Floriano del Carso e le nuove architetture. Tra queste, Casa Cosolo a Fogliano Redipuglia (Gorizia) e il villaggio turistico di Riva dei Tessali (Taranto), inserito da Caccia Dominioni in un paesaggio boschivo senza abbattere alcun albero, ma adattando anzi armonicamente e con eleganza le nuove edificazioni alla natura, nel più assoluto ed ecologico rispetto per l’ambiente: solo per questo motivo l’architetto-artista potrebbe essere considerato un grande mentore antesignano della modernità, come lo fu con la sua scrittura sobria ed essenziale e con i disegni, immediati nella narrazione sintetica dall’estro armonico e razionale.

In più sezioni ricorre infine la sua incredibile capacità di raccontare da vero cronista la guerra - hic et nunc - attraverso disegni e opere pittoriche eseguite al tratto.

La sintesi dei volumi e il concetto di forma-funzione sottolineano le sue architetture e l’essenzialità ricorre anche nelle illustrazioni che arricchiscono i suoi libri e quelli altrui, le cartoline, augurali e non, gli ex libris e le etichette per i vini. Ancora una sezione è dedicata ai monumenti ai caduti e a vari corpi d’arma, tra cui quello al Duca d’Aosta a Gorizia Aeroporto, da lui progettato, e quello dedicato al 3° Reggimento di Artiglieria da montagna, oggi nella Caserma Cantore di Tolmezzo. E sono presenti anche alcuni disegni navali, poco noti ed emozionanti, che Caccia Dominioni realizzò con grande perizia fin dall’età di 14 anni: tra questi, di particolare interesse il progetto per l’opera dedicata Al marinaio d’ogni ventura (1985) per Punta Ristola (Leuca).

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Paolo Caccia Dominioni Uniformi Pontieri del Genio 1882

Nel disegno fu immediato, avvincente, cromaticamente perfetto e altrettanto abile e competente si dimostrò nelle costruzioni stradali e minerarie e in altre opere eseguite per anni dallo studio nel quale operava al Cairo prima e dopo il 2° conflitto mondiale. Un’intelligenza rapida dunque, che ci metteva un secondo a comunicare e a interpretare il reale con una prontezza di spirito che forse in guerra gli salvò più volte la vita: una personalità e un artista d’eccezione, oggi però non ancora noto quanto meriterebbe, aspetto che la mostra si propone di mettere in luce e riscoprire

Altri disegni, bozzetti grafici, lettere, divise, reperti ancora intrisi di sabbia, fotografie e testimonianze rievocano il periodo trascorso da Caccia Dominioni in Africa settentrionale durante il 2° conflitto mondiale e quello successivo: qui, dopo aver riesumato, dal 1948 in poi per più di 15 anni, le salme di migliaia di soldati di tutte le nazionalità, progettò ed eseguì per il nostro Governo il celebre ed essenziale Sacrario Militare Italiano di El Alamein, esempio unico di architettura italiana monumentale nel deserto africano.

Non va dimenticato infine che anche sul piano umano e sociale Caccia Dominioni si dimostrò molto avanti con i tempi, intrattenendo un rapporto amichevole, amabile e per così dire paritario con tutti, compresi i suoi commilitoni, i soldati e gli Ascari, che ebbe a fianco nella campagna d’Etiopia, nel secondo conflitto e per il recupero delle salme dei caduti, e anticipando così, istintivamente e a suo modo, un moderno concetto di globalizzazione.

 

GLI SPONSOR

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Paolo Caccia Dominioni Basta con questa guerra

L’evento espositivo si svolge in collaborazione e con il supporto di importanti realtà istituzionali, come il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, i Musei Provinciali di Gorizia - Museo della Grande Guerra, il Comune di Trieste e La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, che hanno dato il loro patrocinio, il Commissario Generale belga alla Commemorazione della Prima Guerra Mondiale, la Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste, la Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, l’Archivio di Stato di Gorizia, il Circolo Giuliani di Bruxelles e l’Associazione Giuliani nel Mondo Trieste, l’Associazione Quarto Stormo-Gorizia, le Ferrovie dello Stato, l’Associazione Sentieri di pace - Redipuglia, il gruppo sanitario regionale HEALTH CARE GROUP (Residenza per Anziani Ad Maiores, Centro di Fisioterapia Fisiomed, Residenza Assistenziale Mademar), Spaziocavana Zinelli&Perizzi di Trieste, l’Associazione Culturale Dario Mulitsch di Gorizia, il Rotary Club di Muggia (Trieste) e il Rotary Club di Riva dei Tessali (Taranto), il Soroptmist Club di Trieste, l’Associazione Culturale Isonzo-Gruppo di ricerca storica, Grafica Goriziana Sas, Grand Hotel Duchi d’Aosta di Trieste, Studio Publismeg di Tireste, l’Azienda Agricola Zidarich di Prepotto (Duino Aurisina, Trieste), l’Azienda Vitivignicola Filippon di Lorenzo Comelli (Ramandolo, Udine), Vineria Grudina (www.grudina.it), Claudij Jakoncic Flowers

La mostra è realizzata grazie al contributo della Fondazione CRTrieste.

I quotidiani Il Piccolo e Il Messaggero Veneto si configurano quali Mediapartners.

È in vendita il video "Ritratto inedito di Paolo Caccia Dominioni in otto interviste", curato da Marianna Accerboni per la regia di Elio Velan e realizzato grazie alla Pro Loco Redipuglia - Sentieri di pace con il contributo di RFI Rete Ferroviaria Italiana

La rassegna è particolarmente indirizzata ai giovani per il segnale positivo di vita che il progetto contempla, raccontando l’esistenza di un architetto-artista-scrittore di altissimo livello, probo, disinteressato al denaro e al potere, verso i quali fu sempre sottilmente ironico, e sensibilizzando i fruitori al messaggio morale e non solo artistico insito nell’esposizione stessa, che si propone portatrice di valori e non solo di immagini.

 

FOCUS SUI MATERIALI ESPOSTI

Paolo Caccia Dominioni un artista sul fronte di guerra l’uomo. Le architetture, il segno, la scrittura Paolo Caccia Dominioni Canberra 16.10.1957

L’uomo, l’architetto, il pittore, il soldato · In mostra, tra le testimonianze biografiche e autobiografiche, le magnifiche e inedite tavole genealogiche disegnate da Caccia Dominioni per ricostruire le origini e gli intrecci della sua famiglia, imparentata con le più importanti casate italiane, e il libro, da lui redatto e confezionato a mano, che riassume in ordine cronologico tutti i suoi numerosissimi progetti. Uno spazio è dedicato ai prestigiosi restauri (Castello e Golf Hotel a S. Floriano, Gorizia, ecc) e alle nuove architetture (Villaggio turistico a Leuca, casa Cosolo ecc.) che lo hanno reso celebre e amato nel territorio goriziano e in Italia. Altri spazi raccontano la sua incredibile capacità di testimoniare la guerra attraverso disegni eseguiti al tratto e dipinti a tecnica mista. In mostra anche numerose opere grafiche e pubblicazioni dedicate ai vari Corpi d’Arma con riferimento alla loro storia, accanto a dipinti e disegni dedicati alla Grande Guerra e ai viaggi.

El Alamein · materiali e testimonianze relative a El Alamein, tra cui autentiche chicche quali le tavole illustrative originali create da Caccia Dominioni per il suo libro Takfir, disegni di tema africano e reperti trovati nel deserto dell’Africa Settentrionale da Caccia Dominioni e dal suo collaboratore Renato Chiodini, con l cartellini di schedatura scritti di pugno da Dominioni: tutti materiali finora mai esposti.

Paolo Caccia Dominioni e la Grande Guerra in diretta · In mostra preziosi disegni e dipinti a tecnica mista, realizzati da Caccia Dominioni in diretta dalle trincee del Carso e altre testimonianze relative alla sua partecipazione al I° conflitto mondiale, che lo vide quasi sempre in prima linea, ma mai con esaltazione.

Artista-soldato, testimoniò da cronista la guerra attraverso una ricca sequenza di splendidi lavori anche di grande dimensione, non di rado satirici verso gli alti comandi e i nobili al fronte, opere spesso inedite e riprese poi dall’artista negli anni ’60. Un corpus di lavori di grande bellezza è prestato dai Musei Provinciali di Gorizia - Museo della Grande Guerra e viene esposto assieme a diversi suoi libri, tra i quali 1915-1919 (Longanesi), dedicato agli anni sul Carso e presente nella rassegna in varie edizioni, tra cui il Giornale 1, prezioso testo dattiloscritto, che costituisce la prima stesura del libro. Quest’ultimo è inoltre arricchito dalle sue illustrazioni della guerra in diretta e da numerose foto d’epoca riproducenti le postazioni, i combattimenti e la vita al fronte di soldati e ufficiali. In mostra, tra gli altri, anche il volume Basta con questa guerra, pubblicato al Cairo nel ’31 e riferito soprattutto al 1° conflitto mondiale.

Tra i molti reperti, di notevole interesse storico e del tutto inedito, il prezioso mantello metallico con cappuccio e guanti che costituiva la divisa protettiva dei lanciafiamme e il diario di guerra e gli appunti, completati da schizzi e disegni, delle postazioni belliche, appartenenti a dei soldati austroungarici.

Paolo Caccia Dominioni: la parola e il segno · Poiché Paolo Caccia Dominioni scrisse diversi libri e ne illustrò parecchi, un’ampia documentazione in tal senso sarà prodotta negli spazi della Biblioteca, racchiusa in una sezione. In mostra anche il volume Alpino alla macchia, dedicato alla Resistenza, cui Dominioni partecipò, salvandosi per un soffio, dopo essere stato più volte arrestato. Un’altra sezione è dedicata ai disegni artistici e scherzosi e ai dipinti, alla serie delle cartoline, augurali e non, agli ex libris e alle etichette per i vini. Tra le chicche il bozzetto per il francobollo per la Triennale di Milano.

Paolo Caccia Dominioni: la vita militare, i monumenti, i disegni navali, l’arte · Coerentemente con la vicinanza al Sacrario di Redipuglia, la mostra propone progetti e documenti dedicati a monumenti come quello al Duca d’Aosta dell‘Aeroporto di Gorizia e come quello dedicato al 3° Reggimento Artiglieria da montagna di Gemona, oggi alla Caserma Cantore di Tolmezzo, con un’appendice relativa ai disegni navali, poco noti ed emozionanti, che Dominioni realizzava con grande perizia fin dall’età di 14 anni: tra questi, di particolare interesse il progetto per l’opera dedicata Al marinaio d’ogni ventura (1985) per Punta Ristola (Leuca). Una sezione, con documenti inediti, è dedicata alla sua lunga vita militare. Sarà esposta anche una sintesi delle sue molteplici espressioni artistiche declinate sotto il profilo grafico.

Caserma Guastatori Berghinz di Udine (via S. Rocco 180) · Qui sono esposte diverse testimonianze e opere di Dominioni (tra cui la riproduzione del suo splendido Diario ad immagini del 31° Genio Guastatori, realizzato in Africa settentrionale durante il 2° conflitto mondiale), nelle quali l’artista racconta ancora una volta la guerra in diretta: 

l’architetto apparteneva infatti proprio a tale arma e ne promosse durante la 2° guerra mondiale la ricostituzione (per  appuntamento  +39  0432  231584).

 

Info e visite guidate

Marianna Accerboni +39 335 6750946

I.A.T. Redipuglia +39 0481 489139


VIDEO GALLERY

Inaugurazione Biblioteca Statale Crise di Trieste

Inaugurazione Spaziocavana Zinelli&Perizzi di Trieste

Installazione multimediale su Redipuglia

Il Prof. Giorgio Gabassi su Khaled Fouad Allam

L'Amm. Sq. Ferdinando Sanfelice su Dominioni

Lo studioso Alessandro Gualtieri su l'Isonzo e l'Yser

Il critico d'arte Philippe Daverio su Caccia Dominioni