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Trieste / Eventi collaterali mostra Leonor Fini. Memorie triestine

ELENCO EVENTI COLLATERALI:

La mostra “Leonor Fini. Memorie Triestine” è visitabile al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste ancora sabato 18 e domenica 19 settembre, giornata in cui avrà luogo la premiazione del concorso “Il più bel gatto del mondo”. Le opere dei piccoli artisti partecipanti sono esposte in mostra. sono previste visite guidate

Sabato 18 e domenica 19 settembre sono gli ultimi due giorni per visitare la mostra “Leonor Fini. Memorie triestine” al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste (orario 10 - 13 e 17 - 20). Nello spazio espositivo è stata anche allestita una sezione con le opere dei giovanissimi artisti partecipanti al concorso ”Il più bel gatto del mondo”, aperto ai bambini dai 6 ai 12 anni e ispirato alla grande passione di Leonor Fini per questo animale, tema tra i principali della sua arte e protagonista della sua vita privata. Domenica 19 alle 18 avrà luogo la premiazione, che ha visto numerosi piccoli artisti aderire all’iniziativa, venendo a ispirarsi in mostra, dove la figura del gatto è molto presente, e a creare le loro opere nello stesso spazio espositivo, seguiti dalla curatrice, oppure a casa usando qualsiasi tecnica.

Sabato e domenica alle ore 18.30 proseguono anche le visite guidate condotte dalla curatrice Marianna Accerboni e, su prenotazione, l’evento “Bacheche aperte”, in cui i visitatori potranno consultare i rari, preziosi e spesso introvabili libri racchiusi nelle bacheche (info 335 6750946).

Tra i volumi che si potranno sfogliare ci sono per esempio l’elegante pubblicazione intitolata Miroir des chats (Specchio dei gatti,  Éditions de la Différence, Paris, 1977), creata dalla Fini e da Richard Overstreet, poliedrico architetto-artista di origine californiana. La prefazione è dello scrittore, poeta e drammaturgo Jacques Audiberti, grande amico di Leonor, mentre le riproduzioni delle opere della pittrice e di Stanislao Lepri, uno dei suoi compagni storici, sono di Roger Roche. Nel volume la Fini parla dei suoi mici, fotografati nella casa di campagna di Saint-Dyé-sur-Loire e a Nonza in Corsica, dove Leonor, che da buona triestina amava molto il mare, soleva passare  le vacanze. La pubblicazione, una sorta di inno a tutti i felini, ricorda quanto l’ispirazione dell’artista sia stata influenzata dalla natura inafferrabile di questi animali e come Leonor volesse assomigliare a loro ed essere misteriosa, sensuale e libera proprio come i suoi gatti. 

Tra i molti volumi consultabili ci sarà anche quello intitolato Fêtes secrètes. Dessins (Feste segrete, Éditions du Regard, 1978), che contiene un’importante collezione di disegni di Leonor dalle linee sapientemente elaborate e dai mezzi toni di grande raffinatezza: opere che rappresentano per la maggior parte soggetti femminili, interpretati attraverso suggestioni erotiche, giocose e misteriose in un particolare rapporto ludico tra Eros e Thanatos (info 335 6750946).

Per raggiungere il Magazzino 26 sono disponibili i bus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80.


 

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. memorie triestine” al magazzino 26 del porto vecchio di Trieste, è stata prorogata fino al 16 settembre l’iscrizione al concorso “Il più bel gatto del mondo”. Sabato 11 e domenica 12 proseguono l’appuntamento “Bacheche Aperte” e le visite guidate

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. memorie triestine” al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, è stata prorogata fino al 16 settembre l’iscrizione al concorso “Il più bel gatto del mondo”. Sabato 11 e domenica 12 proseguono l’appuntamento “Bacheche Aperte” e le visite guidate

 

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie triestine”, visitabile fino al 19 settembre al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, è stato prorogato al 16 settembre il termine per iscriversi al concorso ”Il più bel gatto del mondo”, aperto ai bambini dai 6 ai 12 anni e ispirato alla grande passione di Leonor Fini per questo animale, tema tra i principali della sua arte e protagonista della sua vita privata. I piccoli artisti possono ispirarsi in mostra, dove la figura del gatto è molto presente, e creare le loro opere nello stesso spazio espositivo, seguiti dalla curatrice, oppure a casa usando qualsiasi tecnica (info e iscrizioni 335 6750946).

Sabato 11 e domenica 12 settembre prosegue inoltre dalle 17 alle 20, su prenotazione, l’evento “Bacheche aperte”, in cui i visitatori potranno consultare i rari, preziosi e spesso introvabili libri racchiusi nelle bacheche. Tra i volumi che si potranno consultare, alcuni raccontano dell’attività di costumista e  scenografa svolta dalla Fini tra gli anni Trenta e gli anni Settanta per il Teatro alla Scala e per importanti teatri in Francia e in Belgio e le sue collaborazioni con registi importanti quali Federico Fellini, di cui era diventata amica negli anni romani, e Giorgio Strehler, artista non facile da accontentare, ma Leonor riuscì nell’intento. Un altro volume molto interessante è “Le livre de Leonor Fini”, pitture, disegni, scritti, note di Leonor Fini (pgg. 246, 1975), illustrato con molte foto a  colori e in bianco e nero, accanto a “Leonor Fini. Métamorphoses d’un art” (Imprimerie nationale editore), in cui lo studioso Peter Webb rievoca molto analiticamente la vita della pittrice

(info 335 6750946).

In mostra sabato e domenica alle ore 18.30 proseguono anche le visite guidate condotte dalla curatrice Marianna Accerboni

L’esposizione è visitabile da merc. a dom. dalle 17 alle 20sab. e dom. anche dalle 10 alle 13.

Per raggiungere il Magazzino 26 sono disponibili i bus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80.


 

Miroir des chats (Specchio dei gatti,  Éditions de la Différence, Paris, 1977) Miroir des chats
(Specchio dei gatti, Éditions de la Différence, Paris, 1977)

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie Triestine” al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, fino al 12 settembre sono aperte le iscrizioni al concorso “Il più bel gatto del mondo”. Sabato 4 e domenica in programma l’evento “Bacheche aperte” e numerose visite guidate

 

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie triestine”, visitabile fino al 19 settembre al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, è stato fissato al 12 settembre il termine per iscriversi al concorso ”Il più bel gatto del mondo”, aperto ai bambini dai 6 ai 12 anni e ispirato alla grande passione di Leonor Fini per questo animale, tema tra i principali della sua arte e protagonista della sua vita privata. I piccoli artisti possono ispirarsi in mostra, dove la figura del gatto è molto presente, e creare le loro opere nello stesso spazio espositivo, seguiti dalla curatrice, oppure a casa usando qualsiasi tecnica (info e iscrizioni 335 6750946).

Sabato 4 e domenica 5 settembre prosegue inoltre dalle 17 alle 20, su prenotazione, l’evento “Bacheche aperte”, in cui i visitatori potranno consultare i rari, preziosi e spesso introvabili libri racchiusi nelle bacheche.

Tra i volumi che si potranno sfogliare ci sono per esempio l’elegante pubblicazione intitolata Miroir des chats (Specchio dei gatti,  Éditions de la Différence, Paris, 1977), creata dalla Fini e da Richard Overstreet, poliedrico architetto-artista di origine californiana. La prefazione è dello scrittore, poeta e drammaturgo Jacques Audiberti, grande amico di Leonor, mentre le riproduzioni delle opere della pittrice e di Stanislao Lepri, uno dei suoi compagni storici, sono di Roger Roche. Nel volume la Fini parla dei suoi mici, fotografati nella casa di campagna di Saint-Dyé-sur-Loire e a Nonza in Corsica, dove Leonor, che da buona triestina amava molto il mare, soleva passare  le vacanze. La pubblicazione, una sorta di inno a tutti i felini, ricorda quanto l’ispirazione dell’artista sia stata influenzata dalla natura inafferrabile di questi animali e come Leonor volesse assomigliare a loro ed essere misteriosa, sensuale e libera proprio come i suoi gatti. 

Tra i molti volumi consultabili ci sarà anche quello intitolato Fêtes secrètes. Dessins (Feste segrete, Éditions du Regard, 1978), che contiene un’importante collezione di disegni di Leonor dalle linee sapientemente elaborate e dai mezzi toni di grande raffinatezza: opere che rappresentano per la maggior parte soggetti femminili, interpretati attraverso suggestioni erotiche, giocose e misteriose in un particolare rapporto ludico tra Eros e Thanatos (info 335 6750946).

In mostra sabato e domenica alle ore 18.30 proseguono anche le visite guidate condotte dalla curatrice Marianna Accerboni


Paola Ramella nella mostra su Leonor Fini con i materiali del laboratorio di fumetto per i giovanissimi da lei diretto Paola Ramella nella mostra su Leonor Fini con i materiali del
laboratorio di fumetto per i giovanissimi da lei diretto

In considerazione del grande successo di pubblico, la mostra “Leonor Fini. Memorie Triestine”, allestita al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, è stata prorogata fino al 19 settembre. in programma l’evento “Bacheche aperte”, il concorso “Il più bel gatto del mondo” per i giovanissimi e numerose visite guidate

In considerazione del grande successo di pubblico, la mostra “Leonor Fini. Memorie triestine”, allestita al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, è stata prorogata fino al 19 settembre. Ideata e curata da Marianna Accerboni e realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, offre, con l’esposizione di più di 250 pezzi per la maggior parte inediti, rari e di provenienza triestina (disegni, dipinti, acquerelli, incisioni di Leonor, porcellane decorate e bozzetti per le stesse,  documenti, libri, affiche, lettere, foto, video interviste, abiti appartenuti all’artista e a un approfondimento sul piano letterario e grafologico della sua personalità) una rilettura del tutto nuova della personalità e della creatività dell’artista (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996), attraverso il suo intenso e fondamentale rapporto con Trieste, città d’origine della madre, e un approfondimento sul clima culturale della Trieste del Novecento. Qui Malvina Braun condusse la figlia nel 1908 e così Leonor si formò sul piano sul piano artistico culturale e su quello umano e personale fino all’età di circa vent’anni, in un milieu cosmopolita e avanzatissimo, rimanendo sempre molto legata a quella che riteneva la sua “città degli affetti”. 

Per tali motivi la mostra è stata molto apprezzata non solo dai triestini ma anche da un pubblico internazionale, proveniente da varie città italiane ed europee, che ha condiviso il linguaggio multimediale della rassegna, in cui all’arte visiva sono associate musiche surrealiste ed essenze profumate inedite e luci create ad hoc. Tra i visitatori di rilievo, il pittore Serse Roma e l’archistar tedesca Andreas Kipar, uno dei maggiori esperti internazionali di architettura del paesaggio, che si è molto entusiasmato in particolare per i profumi “Lolò” e “Kot”, che interpretano originalmente la personalità di Leonor e le sue predilezioni affettive. 

Un’artista, la Fini, che continua ad affascinare il pubblico per il suo grande, originale e poliedrico talento, per il mistero che aleggia in molte sue opere esposte, alcune delle quali toccano l’esoterismo e una realtà altra. E per il suo spirito antesignano di femminista ante litteram, che seppe anticipare di più di mezzo secolo, anche facendo del suo stesso corpo un’opera d’arte, alcune tendenze dell’arte contemporanea, attraverso un raro intuito per la comunicazione, disciplina palesatasi per altro nella Trieste dell’Ottocento con le Assicurazioni Generali. 

Sabato 28 agosto avrà luogo nell’orario di apertura della mostra l’evento “Bacheche aperte”, in cui i visitatori potranno, in numero contingentato, sfogliare alcuni dei rari e spesso introvabili libri racchiusi nelle bacheche (prenotazioni al 335 6750946). 

Dopo i laboratori di fumetto per i bambini, l’attenzione per i giovanissimi nell’ambito della rassegna prosegue con il concorso ”Il più bel gatto del mondo”, aperto ai bambini dai 6 ai 12 anni e ispirato alla grande passione di Leonor Fini per questo animale, principale motivo ispiratore della sua arte e protagonista della sua vita privata. I piccoli artisti possono ispirarsi in mostra, dove la figura del gatto è molto presente, e creare le loro opere nello stesso spazio espositivo, seguiti dalla curatrice, oppure a casa (info e iscrizioni 335 6750946).

L’esposizione è visitabile da mercoledì e domenica tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 13. Sono previste visite guidate venerdì e sabato alle 18.30 e la domenica alle 11.30 e alle 18.30.

La mostra è realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, in collaborazione con Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese), MIDeC-Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello, con la media partnership del quotidiano Il Piccolo e con il sostegno delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali, Associazione Giuliani nel Mondo, Studio Luce Sime Vignuda Gruppo Comet, Ciaccio Arte Big Broker Insurance Group, Milano, Rotary Club Trieste Alto Adriatico, Azienda Agricola Zidarich  (Prepotto, Duino Aurisina, Trieste), Sponza Tappezzeria Trieste,  Andromeda, Ottica Dambrosi Trieste, Flowers Gorizia, Laboratorio cornici Asso di Quadri, Plexi & Star.

Per raggiungere il Magazzino 26 sono disponibili i bus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80 (info 335 6750946).

 

DOVE: Polo museale del Magazzino 26 · Porto vecchio · Trieste

DATE MOSTRA: 26 giugno_19 settembre 2021

ORARIO MOSTRA: da mercoledì e domenica 17_20 / sabato e domenica anche 10_13 / lunedì e martedì chiuso (autobus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80) 

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: sì

INFO:leonorfinimemorietriestine@gmail.com

CELL. +39 335 6750946


Paola Ramella Paola Ramella

Sabato 21 agosto al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, nell’ambito della mostra su Leonor Fini: un laboratorio d’illustrazione per adulti e un workshop di fumetto per bambini

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie triestine”, sabato 21 agosto dalle 10.30 alle 13 avrà luogo un laboratorio di fumetto per bambini (9 -14 anni) e dalle 17.30 alle 20 un laboratorio di disegno per adulti con Paola Ramella, disegnatrice e fumettista triestina di fama internazionale e titolare della Scuola Zerocinque. I laboratori, ambedue ispirati alla grande pittrice di origine triestina, saranno preceduti da una visita guidata tenuta da Marianna Accerboni, curatrice della mostra, con inizio rispettivamente alle ore 10 e 16.30. Per ciascun laboratorio il numero massimo di partecipanti è di sei persone, la visita guidata è invece aperta a tutti senza limiti di presenze (info e prenotazioni 335 6750946).

Il laboratorio di storie a fumetti per bambini, intitolato “Dai personaggi di Leonor al fumetto” prenderà avvio, traendo ispirazione dai personaggi misteriosi e fantastici di Leonor Fini, che i bambini incontreranno nelle opere esposte in mostra, come per esempio La custode dei gatti giganti, La donna luna o Rogomelec, il cavaliere piumato inventato dalla Fini, che a lui dedicò anche il terzo dei suoi libri: un racconto pubblicato originariamente in Francia nel 1979 con il corredo di 14 disegni della pittrice e uscito poi anche in edizione inglese. Il materiale sarà fornito dal laboratorio, basta portare la fantasia.

Il laboratorio di disegno per adulti si occuperà invece del “ritratto psicologico”, prendendo sempre spunto dalle opere in mostra. Attraverso le suggestioni espresse dal personaggio di Leonor Fini insite nella rassegna, in cui la pittrice rivive la sua vita di artista e di innovatrice, ognuno potrà impossessarsi di quel lato della sua personalità che sente più affine a se stesso o che lo incuriosisce di più, trasformando così il proprio desiderio in un autoritratto. Il materiale sarà fornito dal laboratorio, ma ognuno può portare anche il proprio.

Paola Ramella, lavora attualmente per la casa editrice milanese Ferrogallico e ha creato i personaggi di Tergestea, testimonial della fiera dei fumetti di Trieste, e di Ondina, la portabandiera della Società Ginnastica Triestina. 

Un’altra visita guidata da parte della curatrice è prevista domenica 22 agosto alle 11.30.

Nell’ambito della rassegna - realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, il sostegno, tra gli altri, delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali e il media partenariato del nostro giornale - è stato inoltre ideato il concorso ”Il più bel gatto del mondo”, aperto ai bambini dai 6 ai 12 anni e ispirato alla grande passione di Leonor Fini per questo felino, principale motivo ispiratore della sua arte e protagonista della sua vita privata. I piccoli artisti potranno ispirarsi in mostra, dove la figura del gatto è molto presente, e creare le loro opere nello spazio espositivo, seguiti dalla curatrice, oppure a casa (info 335 6750946).

 

La mostra è realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, in collaborazione con Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese), MIDeC-Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello, con la media partnership del quotidiano Il Piccolo e con il sostegno delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali, Associazione Giuliani nel Mondo, Studio Luce Sime Vignuda Gruppo Comet, Ciaccio Arte Big Broker Insurance Group, Milano, Rotary Club Trieste Alto Adriatico, Azienda Agricola Zidarich  (Prepotto, Duino Aurisina, Trieste), Sponza Tappezzeria Trieste,  Andromeda, Ottica Dambrosi Trieste, Flowers Gorizia, Laboratorio cornici Asso di Quadri, Plexi & Star.

 

Per raggiungere il Magazzino 26 sono disponibili i bus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80 (alle signore un cadeau con il profumo inedito “Lolò” creato per la mostra/ info 335 6750946).

 

DOVE: Polo museale del Magazzino 26 · Porto vecchio · Trieste

DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 21 agosto ore 10 e 16.30

DATE MOSTRA: 26 giugno_22 agosto 2021

ORARIO MOSTRA: mercoledì e giovedì 10_13 e 17_20 / venerdì e domenica 10_13 e 17_21 / sabato 10_13 e 15_21/lunedì e martedì chiuso (autobus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80) 

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: sì

INFOleonorfinimemorietriestine@gmail.com

CELL. +39 335 6750946

Gatto - incisione fuori commercio - cm 64x50Gatto - incisione fuori commercio - cm 64x50

Venerdì 13 agosto al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste incontro su “Leonor Fini, Gillo Dorfles e Arturo Nathan. Grafie a confronto”. Interviene il grafologo mauro galli. In programma anche visite guidate e laboratori

 

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie triestine”, venerdì 13 agosto alle ore 18.30 al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, avrà luogo un incontro su “Leonor Fini, Gillo Dorfles e Arturo Nathan. Grafie a confronto”. Interverrà, con la conduzione della curatrice Marianna Accerboni, Mauro Galli, già presidente dell’Associazione Grafologica Italiana - Sezione di Trieste. Autore di analisi della scrittura di personaggi quali Trump, il principe Harry e Meghan Markle e Berlusconi, e grande viaggiatore, Galli parlerà della personalità della Fini, esaminata attraverso la sua grafia in rapporto alle grafie e al temperamento degli amici artisti Nathan e Dorfles, la cui analisi è esposta in mostra. 

Nel corso dell’appuntamento verranno infatti messe a confronto le analisi dettagliate e scientifiche della scrittura di questi tre pittori visionari, molto rappresentativi del milieu artistico culturale della Trieste degli anni Venti: città allora avanzatissima e cosmopolita, in cui la Fini si formò a stretto contatto con alcuni triestini suoi coetanei, che sarebbero divenuti famosi a livello mondiale come, oltre a Dorfles e Nathan, il futuro gallerista Leo Castelli, Bobi Bazlen, il grande traghettatore della letteratura dell’Est europeo in Italia, Svevo e Umberto Saba.

L’appuntamento conferma le principali finalità della rassegna - realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, il sostegno, tra gli altri, delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali e il media partenariato del nostro giornale -, che mira da un canto a decrittare l’intenso legame della Fini con la sua città e l’importanza della sua formazione culturale e artistica in tale contesto, e dall’altro a rappresentare anche un approfondimento sul clima culturale della Trieste del Novecento.

All’incontro seguirà una visita guidata alla mostra, che si concluderà con una degustazione di vini della Cantina Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina, Trieste).

In agosto altre visite guidate da parte della curatrice avranno luogo giovedì 12 alle 18.45, venerdì 13 ore 19.30, venerdì 20 alle ore 17.45, domenica 15 e 22 alle 11.30.

Nell’ambito della rassegna è stato ideato anche il concorso ”Il più bel gatto del mondo”, aperto ai bambini dai 6 ai 12 anni e ispirato alla grande passione di Leonor Fini per questo felino, principale motivo ispiratore della sua arte e protagonista della sua vita privata. I piccoli artisti potranno ispirarsi in mostra, dove la figura del gatto è molto presente, e creare le loro opere nello spazio espositivo, seguiti dalla curatrice, oppure a casa (info 335 6750946).

Sabato 21 agosto dalle 10.30 alle 13 avrà luogo un laboratorio di fumetto per bambini (9 -14 anni) e dalle 18.00 alle 20.30 un laboratorio d’illustrazione per adulti con Paola Ramella, disegnatrice triestina di fama internazionale e titolare della Scuola Zerocinque. I laboratori saranno preceduti da una visita guidata con inizio rispettivamente alle ore 10 e 17 (per ciascun laboratorio il numero massimo di partecipanti è di sei persone, info 335 6750946).

La mostra è realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, in collaborazione con Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese), MIDeC-Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello, con la media partnership del quotidiano Il Piccolo e con il sostegno delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali, Associazione Giuliani nel Mondo, Studio Luce Sime Vignuda Gruppo Comet, Ciaccio Arte Big Broker Insurance Group, Milano, Rotary Club Trieste Alto Adriatico, Azienda Agricola Zidarich  (Prepotto, Duino Aurisina, Trieste), Sponza Tappezzeria Trieste,  Andromeda, Ottica Dambrosi Trieste, Flowers Gorizia, Laboratorio cornici Asso di Quadri, Plexi & Star.

Per raggiungere il Magazzino 26 sono disponibili i bus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80 (alle signore un cadeau con il profumo inedito “Lolò” creato per la mostra/ info 335 6750946).

 

DOVE: Polo museale del Magazzino 26 · Porto vecchio · Trieste

DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 13 agosto alle 18.30

DATE MOSTRA: 26 giugno_22 agosto 2021

ORARIO MOSTRA: mercoledì e giovedì 10_13 e 17_20 / venerdì e domenica 10_13 e 17_21 / sabato 10_13 e 15_21/lunedì e martedì chiuso (autobus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80) 

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: sì

INFOleonorfinimemorietriestine@gmail.com

CELL. +39 335 6750946


Andro Merkù Andro Merkù

Sabato 7 agosto al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste: la curatrice Marianna Accerboni terrà una visita guidata e una conversazione con il noto giornalista, imitatore ed eclettico autore e conduttore radiotelevisivo triestino Andro Merkù, grande amico dei gatti, soggetto prediletto da Leonor Fini.

 

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie triestine”, sabato 7 agosto alle 18.30 al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, la curatrice Marianna Accerboni terrà una visita guidata e una conversazione con il noto giornalista, imitatore, autore e conduttore radiotelevisivo di origine triestina Andro Merkù, grande amico degli animali e in particolare dei gatti, soggetto prediletto da Leonor Fini nella sua pittura ed elemento iconografico protagonista dell’esposizione. Merkù è stato anche molto attivo nel collaborare con Giorgio Cociani, storico presidente de Il Gattile e grande amico di Leonor, con la quale quest’ultimo tenne una corrispondenza epistolare e telefonica più che  ventennale sui gatti e su altri temi, testimoniata nella rassegna. All'incontro con Merkù - per una decina d’anni redattore e voce de “La Zanzara”, programma di punta di Radio24, e ora passato a Radio Monte Carlo nel morning show “Bonjour bonjour” - seguirà una degustazione di vini offerti da Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina). Realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, la mostra si avvale del sostegno, tra gli altri, delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali e del media partenariato del nostro giornale.

L’eclettico Merkù, oltre a essere celebre per le imitazioni dell’ex premier Conte e per i suoi memorabili scherzi telefonici, fu assai apprezzato per l’imitazione, che nel 2013 destò molta sensazione, della voce della famosa astrofisica Margherita Hack, performance che l’autore definisce come la sua preferita e la più riuscita. Anche la Hack era un’appassionata gattofila e fu cofondatrice con Cociani, l’attrice Ariella Reggio, il pittore Marino Cassetti, il veterinario Jesus Catalan e il commerciante Alberto Ruan, de Il Gattile, associazione preposta al ricovero e alle cure dei gatti randagi in pericolo di sopravvivenza. Tale realizzazione fu per altro vivamente e ripetutamente caldeggiata dalla Fini nei numerosi contatti epistolari e telefonici, testimoniati in mostra e avuti con Cociani dal 1969 al 1995 fino a qualche mese precedente alla sua morte, avvenuta nel gennaio 1996 a Parigi.

Merkù, figlio del noto compositore Pavle, è stato eletto dal pubblico di striscia la notizia il miglior imitatore di Conte, precedendo Ballantini, Marcorè e Crozza. A teatro propone “one-man show” di cabaret e imitazioni da lui scritti e interpretati, anche al pianoforte. 

La mostra è realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, in collaborazione con Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese), MIDeC-Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello, con la media partnership del quotidiano Il Piccolo e con il sostegno delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali, Associazione Giuliani nel Mondo, Studio Luce Sime Vignuda Gruppo Comet, Ciaccio Arte Big Broker Insurance Group, Milano, Rotary Club Trieste Alto Adriatico, Azienda Agricola Zidarich  (Prepotto, Duino Aurisina, Trieste), Sponza Tappezzeria Trieste,  Andromeda, Ottica Dambrosi Trieste, Flowers Gorizia, Laboratorio cornici Asso di Quadri, Plexi & Star.

Per accedere, al di sopra dei 12 anni, bisogna esibire il green pass, idonea certificazione medica, un certificato di vaccinazione della prima dose (purchè l’accesso avvenga dal 15° giorno della somministrazione) o un certificato negativo al test molecolare o antigenico rapido eseguito 48 ore prima.

Per raggiungere il Magazzino 26 sono disponibili i bus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80 (alle signore un cadeau con il profumo inedito “Lolò” creato per la mostra/info 335 6750946).

 

DOVE: Polo museale del Magazzino 26 · Porto vecchio · Trieste

DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 7 agosto alle 18.30

DATE MOSTRA: 26 giugno_22 agosto 2021

ORARIO MOSTRA: mercoledì e giovedì 10_13 e 17_20 / venerdì e domenica 10_13 e 17_21 / sabato 10_13 e 15_21/lunedì e martedì chiuso (autobus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80) 

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: sì

INFOleonorfinimemorietriestine@gmail.com

CELL. +39 335 6750946


Foto Battocletti (foto di Maria Cristina Vimercati) Foto Battocletti (foto di Maria Cristina Vimercati)

Venerdì 30 luglio al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste: Cristina Battocletti de Il sole 24 ore parlera’ su “Leonor fini; Bobi Bazlen, Gillo Dorfles e gli altri nella Trieste degli anni venti” e presentera’ in anteprima il suo libro su Giorgio Strehler

 

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie triestine”, venerdì 30 luglio alle ore 18.30 al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, Cristina Battocletti, giornalista per la Domenica de Il Sole 24 Ore, scrittrice e grande esperta di cultura del Nord Est e di Trieste in particolare, parlerà, con la conduzione della curatrice Marianna Accerboni, sul tema “Leonor Fini, Bobi Bazlen, Gillo Dorfles e gli altri nel clima culturale d’avanguardia della Trieste degli anni Venti”. Seguirà la presentazione, in anteprima per Trieste e in occasione del centenario della nascita del celebre regista, del suo ultimo libro intitolato “Giorgio Strehler. Il ragazzo di Trieste: vita morte e miracoli” (La nave di Teseo, pgg. 435, € 20,00): un approfondita e interessante testimonianza sul grande regista di origine triestina (Trieste 1921 - Lugano 1997), che verrà esposta anche in rapporto all’attività di costumista e scenografa di Leonor e a quella di Luciano Damiani, per anni scenografo di Strehler. 

La pittrice nutrì infatti sempre un forte, istintivo amore per il teatro. Oltre a prediligere e a “professare” il travestimento e il mascheramento, temi ricorrenti nelle sue opere e nel suo modus vivendi - forse anche per il fatto che da bambina la madre la vestiva da maschietto per sventare i tentativi di rapimento del padre, - la Fini creò spesso soprattutto costumi, dal taglio spesso divertente e ammiccante, sensuali, femminili e raffinati, ma anche scene per il teatro, collaborando, tra l’altro, dal ‘51 al ’63 con La Scala di Milano per le musiche di Cimarosa, Mozart e Jean Françaix, com’è testimoniato da un libro esposto in mostra di Vittoria Crespi Morbio (ed. Allemandi). 

L’incontro sarà preceduto alle 17.45 da una visita guidata alla mostra e si concluderà con una degustazione di vini offerti da Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina, Trieste).

Nato a Trieste il 14 agosto 1921, Giorgio Strehler è stato uno dei più grandi registi del Novecento, fondatore del Piccolo Teatro di Milano assieme a Paolo Grassi nell’immediato dopoguerra. Di madre slovena, padre tedesco, nonni franco-balcanici, parlava quattro lingue e fu un europeista ante-litteram. Partigiano, laico, illuminista, rinnovò il modo di fare regia, cambiò veste alle opere di Goldoni, mentre Bertolt Brecht lo designò unico erede per la messa in scena dei suoi testi in Italia. Non si cimentò mai nel cinema, come il “rivale” Luchino Visconti, ma, da musicista, rivoluzionò il mondo dell’opera, aprendo una nuova via per l’interpretazione, tra gli altri, di Mozart e Verdi. Affascinante, colto, estroso e contradditorio, fu un uomo dalle intense passioni artistiche e sentimentali. Nel volume Cristina Battocletti narra con la consueta classe e chiarezza la leggenda, le luci e le ombre di un personaggio iconico, dal palcoscenico alle battaglie politiche. Le vittorie e le sconfitte, gli amori, la vita del ragazzo di Trieste attraverso un racconto fotografico inedito e la voce di chi gli è stato più vicino, da Riccardo Muti a Ornella Vanoni, da Massimo Ranieri a Ottavia Piccolo, da Paolo Rossi a Milva.

Cristina Battocletti, originaria di Cividale del Friuli, è critica cinematografica e ha scritto a quattro mani con Boris Pahor la sua biografia Figlio di nessuno (Rizzoli, 2012), premio Manzoni come miglior romanzo storico; nel 2015 ha pubblicato La mantella del diavolo (Bompiani), Premio Latisana per il Nord Est e finalista ai Premi Bergamo, Rapallo e Asti, e nel 2017 Bobi Bazlen. L'ombra di Trieste (La Nave di Teseo), premio Martoglio e Comisso.

L’incontro sottolinea le principali finalità della rassegna - realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, il sostegno, tra gli altri, delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali e il media partenariato del nostro giornale - che mira da un canto a decrittare l’intenso legame fra la Fini e Trieste e l’importanza della sua formazione culturale e artistica nel contesto di una città allora avanzatissima e cosmopolita, e dall’altro a rappresentare anche un approfondimento sul clima culturale della Trieste del Novecento. La personalità di Leonor si formò infatti a stretto contatto con quel colto milieu, sospeso tra pensiero mitteleuropeo e suggestioni italiane, che connotava la città all’epoca - che sarà approfondito nel corso dell’incontro da Battocletti -, nel cui ambito la giovane pittrice ebbe modo di frequentare assiduamente triestini suoi coetanei, che sarebbero divenuti famosi a livello mondiale. Tra questi, per esempio, il futuro gallerista Leo Castelli, il famoso critico e artista Gillo Dorfles, Bobi Bazlen, il grande traghettatore della letteratura dell’Est europeo in Italia, e il pittore Arturo Nathan, accanto a Italo Svevo e Umberto Saba. 

La mostra è realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, in collaborazione con Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese), MIDeC-Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello, con la media partnership del quotidiano Il Piccolo e con il sostegno delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali, Associazione Giuliani nel Mondo, Studio Luce Sime Vignuda Gruppo Comet, Ciaccio Arte Big Broker Insurance Group, Milano, Rotary Club Trieste Alto Adriatico, Azienda Agricola Zidarich  (Prepotto, Duino Aurisina, Trieste), Sponza Tappezzeria Trieste,  Andromeda, Ottica Dambrosi Trieste, Flowers Gorizia, Laboratorio cornici Asso di Quadri, Plexi & Star.

Per raggiungere il Magazzino 26 sono disponibili i bus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80 (alle signore un cadeau con il profumo inedito “Lolò” creato per la mostra/ info 335 6750946).

 

DOVE: Polo museale del Magazzino 26 · Porto vecchio · Trieste

DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 30 luglio alle 18.30

DATE MOSTRA: 26 giugno_22 agosto 2021

ORARIO MOSTRA: mercoledì e giovedì 10_13 e 17_20 / venerdì e domenica 10_13 e 17_21 / sabato 10_13 e 15_21/lunedì e martedì chiuso (autobus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80) 

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: sì

INFO:leonorfinimemorietriestine@gmail.com

CELL. +39 335 6750946


Venerdì 23 luglio al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste: “Leonor Fini segreta” nel ricordo inedito delle cugine triestine Lilly e Annamaria Frausin

 

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie triestine, venerdì 23 luglio alle 18.30, al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, Lilly Frausin e Annamaria Frausin Sadar, cugine triestine  della pittrice e uniche parenti della Fini rimaste ancora in vita, verranno intervistate dalla curatrice Marianna Accerboni per svelare, in un racconto inedito, gli aspetti più personali del suo temperamento e di una vita d’eccezione. L’incontro si concluderà con una visita guidata e una degustazione di vini offerti da Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina, Trieste).

La dimestichezza di Lilly e Annamaria Frausin nei confronti dell’artista  era dovuta anche al fatto che  la loro madre, Mary, oltre ad essere una parente di Leonor, era molto amica sia della mamma della pittrice, Malvina, sia delle stessa Leonor, che si recava molto spesso a trovare nella  sua casa di Parigi, dove la pittrice viveva in un singolare ménage a trois con Costantin Jelenski, scrittore e giornalista polacco incontrato a Roma nel '52, e con il nobile Stanislao Lepri, diplomatico italiano, che per lei rinunciò alla carriera, e pittore surrealista, conosciuto nel 1941. Mary Frausin riceveva spesso degli affettuosi doni da Leonor e intrattenne con lei un fitto contatto epistolare durato anni.

L’incontro si situa nel fine della rassegna - realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e il sostegno, tra gli altri, delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali - che mira ad approfondire il rapporto tra la grande pittrice (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996) e Trieste, che lei considerava “la città degli affetti” e che fu fondamentale per la sua formazione personale e artistico  culturale. In tale contesto  Leonor fu a stretto contatto in quegli anni giovanili, con il colto milieu internazionale e d’avanguardia che connotava allora la città, frequentando assiduamente personaggi triestini suoi coetanei, che sarebbero divenuti famosi a livello mondiale: tra questi, il futuro gallerista Leo Castelli e Bobi Bazlen, il grande traghettatore della letteratura dell’Est europeo in Italia, accanto a Italo Svevo e Umberto Saba. Particolarmente intenso fu il suo rapporto con il pittore Arturo Nathan (Trieste 1891 - Biberach an der R 1944), nella cui abitazione triestina incontrava spesso anche il famoso critico, estetologo e artista Gillo Dorfles (Trieste 1910 - Milano 2018).

La mostra è realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, in collaborazione con Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese), MIDeC-Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello, con la media partnership del quotidiano Il Piccolo e con il sostegno delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali, Associazione Giuliani nel Mondo, Studio Luce Sime Vignuda Gruppo Comet, Ciaccio Arte Big Broker Insurance Group, Milano, Rotary Club Trieste Alto Adriatico, Azienda Agricola Zidarich  (Prepotto, Duino Aurisina, Trieste), Sponza Tappezzeria Trieste,  Andromeda, Ottica Dambrosi Trieste, Flowers Gorizia, Laboratorio cornici Asso di Quadri, Plexi & Star.

 

DOVE: Polo museale del Magazzino 26 · Porto vecchio · Trieste

DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 23 luglio alle 18.30

DATE MOSTRA: 26 giugno_22 agosto 2021

ORARIO MOSTRA: mercoledì e giovedì 10_13 e 17_20 / venerdì e domenica 10_13 e 17_21 / sabato 10_13 e 15_21/lunedì e martedì chiuso (autobus linea 6, fermata Polo museale, e linea 81) 

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: sì

INFOleonorfinimemorietriestine@gmail.com

CELL. +39 335 6750946

 


Arturo Nathan - L'attesa (Autoritratto al tramonto), 1940 - olio su tavola - cm 65x90 - coll. privata, Trieste - © Marianna Accerboni Arturo Nathan - L'attesa (Autoritratto al tramonto), 1940
olio su tavola - cm 65x90 - coll. privata, Trieste
© Marianna Accerboni

Mercoledì 14 luglio al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste: “la penna visionaria di Leonor fini, Gillo Dorfles e Arturo Nathan”, terzo appuntamento collaterale nell’ambito della mostra ”Leonor Fini. memorie triestine”

 

Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie triestine, mercoledì 14 luglio alle 18.30, al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste, Cristina Benussi, già preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste, parlerà, con la conduzione della curatrice Marianna Accerboni, degli stili epistolari (esposti in mostra in alcune lettere autografe) di Nathan e di Dorfles in rapporto a quello di Leonor, che fu anche un’originale scrittrice. L’incontro si concluderà con una visita guidata e una degustazione di vini Zidarich.

Nel corso di questo terzo appuntamento collaterale alla rassegna - la quale mira ad approfondire il rapporto tra la grande pittrice (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996) e Trieste, che lei considerava “la città degli affetti” e che fu fondamentale per la sua formazione - verrà testimoniato il suo stretto contatto in quegli anni giovanili, con il colto milieu internazionale e d’avanguardia che connotava allora la città. In tale ambito la giovane pittrice ebbe modo di frequentare assiduamente personaggi triestini suoi coetanei, che sarebbero divenuti famosi a livello mondiale: tra questi, per esempio, il futuro gallerista Leo Castelli, Bobi Bazlen, il grande traghettatore della letteratura dell’Est europeo in Italia, accanto a Italo Svevo e Umberto Saba. Particolarmente intenso fu il suo rapporto con il pittore Arturo Nathan (Trieste 1891 - Biberach an der R 1944), nella cui abitazione triestina incontrava anche il famoso critico, estetologo e artista Gillo Dorfles (Trieste 1910 - Milano 1918).

Lungo il percorso della mostra, realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e il sostegno, tra gli altri, delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali,  sono messi in dialogo anche tre dipinti molto importanti: uno della Fini, uno di Nathan e uno di Dorfles, a testimoniare simbolicamente la loro affinità elettiva, la pittura introspettiva e visionaria che li accomunava e la loro grande amicizia. Nella stessa ottica di approfondimento e comparazione delle tre personalità, è esposta pure un’accurata indagine grafologica dei tre artisti, corredata di grafici ed eseguita da Mauro Galli dell’Associazione Grafologica Italiana - Sezione di Trieste. 

 

DOVE: Polo museale del Magazzino 26 · Porto vecchio · Trieste

DATA e ORARIO APPUNTAMENTO COLLATERALE: 14 luglio alle 18.30

DATE MOSTRA: 26 giugno_22 agosto 2021

ORARIO MOSTRA: mercoledì e giovedì 10_13 e 17_20 / venerdì e domenica 10_13 e 17_21 / sabato 10_13 e 15_21/lunedì e martedì chiuso (autobus linea 6, fermata Polo museale, e linea 81) 

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: sì

INFOleonorfinimemorietriestine@gmail.com

CELL. +39 335 6750946


Vaso serie Sfingi, 1951 - porcellana - h. cm 12,8 (coll. Enrico Brugnoni) Vaso serie Sfingi, 1951 - porcellana - h. cm 12,8
(coll. Enrico Brugnoni)

Venerdì 9 luglio al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste: “Le misteriose porcellane di Leonor”, secondo appuntamento collaterale nell’ambito della mostra ”Leonor Fini. memorie triestine”

 

Prodotte nel 1951 dalla Società Ceramica Italiana-S.C.I. di Laveno-Mombello (Varese), le porcellane e le terraglie forti con i decori tratti da disegni di Leonor Fini, non compaiono in nessuno dei numerosi cataloghi e libri d’arte dedicati alla pittrice. Un corpus di una trentina di pezzi è invece esposto, accanto a bozzetti appartenenti al catalogo della S.C.I. e a riviste d’epoca del settore, nella mostra “Leonor Fini. Memorie triestine”, visitabile al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste fino al 22 agosto (info 33.

Venerdì 9 luglio alle 18.30 la raffinata e originale creatività di Leonor Fini per la storica fabbrica, fondata nel 1956 e fusasi con la Richard-Ginori nel 1965, sarà oggetto del secondo incontro collaterale della rassegna, realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e il sostegno, tra gli altri, delle Fondazioni CRTrieste e Kathleen Foreman Casali. La curatrice Marianna Accerboni intervisterà Maria Grazia Spirito, già conservatrice del MIDeC-Museo Internazionale del Design Ceramico, che illustrerà le rarissime e preziose ceramiche, la loro storia e quella del MIDeC, che ne ospita alcuni esemplari, a cui Leonor Fini dedicò quattro soggetti: quello, molto amato dei gatti, che l’artista rielaborò in un’elegante serie che, utilizzando il tema felino, allude al gioco degli scacchi; quello delle maschere, molto presente nelle sue opere e non estraneo al fatto che da bimba veniva vestita da maschietto per sventare i tentativi di rapimento del padre; quello ricorrente della sfinge, che ricorda l’infanzia vissuta a Trieste, città cui rimase sempre molto legata e dove veniva fotografata spesso a cavalcioni di quella del porticciolo di Miramare. E infine il tema dei pagliacci.

Da notare che la maggior parte dei decori è inserita in vasellame dalle forme particolari e ricercate, ideate dall’architetto triestino Guido Andloviz, che dal 1927 alla fine degli anni ‘50 fu direttore di produzione della S.C.I. e designer dallo spirito molto innovativo e apprezzato.

 

LEONOR FINI. MEMORIE TRIESTINE

DOVE: Polo museale del Magazzino 26 · Porto vecchio · Trieste

QUANDO: 26 giugno · 22 agosto 2021

ORARIO: mercoledì e giovedì 10 · 13 e 17 · 20 / venerdì e domenica 10 · 13 e 17 · 21 / sabato 10 · 13 e 15 · 21 · lunedì e martedì chiuso (autobus linea 6, fermata Polo museale, e linea 81) 

A CURA DI: Marianna Accerboni

CATALOGO: sì

COSTO BIGLIETTO: € 5,00 (alle signore un cadeau con il profumo inedito Lolò)

INFOleonorfinimemorietriestine@gmail.com

CELL. +39 335 6750946

 

 


Lolò, fragranza dedicata  da  Marianna Accerboni a Leonor Fini e realizzata da Angela Laganà per la mostra _Memorie triestine_ Lolò, fragranza dedicata da Marianna Accerboni a Leonor Fini e
realizzata da Angela Laganà per la mostra _Memorie triestine_

Venerdì 2 luglio avrà luogo al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste “Un profumo per Leonor”, primo appuntamento collaterale nell’ambito della mostra ”Leonor Fini. Memorie Triestine”

 

Venerdì 2 luglio alle 18.30 alla Sala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto vecchio  di Trieste, nell’ambito della mostra ”Leonor Fini. Memorie triestine”, avrà luogo un originale appuntamento collaterale, intitolato “Un profumo per Leonor”, che sarà preceduto alle 17.45 da una visita guidata e si concluderà con un vin d’honneur offerto dall’Azienda Agricola Zidarich.  

Per la pittrice - che amava molto le fragranze e che nel ‘36 aveva disegnato un flacone per il profumo Shocking di Elsa Schiapparelli con la forma di un busto da sartoria ispirato alle famose curve dell’attrice Mae West - la curatrice Marianna Accerboni ha ideato due fragranze: “Lolò”, come Leonor veniva chiamata a Trieste da amici e parenti, e “Kot”, che in polacco significa gatto, soprannome con cui la Fini chiamava Costantin Jelenski, intellettuale di Varsavia che, in un ménage à trois con Stanislao Lepri, fu, una presenza fondamentale nella sua vita.

I due profumi, realizzati in edizione limitata appositamente per la mostra, nei cui spazi saranno diffusi per tutto il periodo espositivo, rappresentandone la colonna olfattiva, verranno presentati al pubblico da Angela Laganà, biologa cosmetologa e ceo dell’omonima storica azienda italiana di ricerca avanzata nel mondo della bellezza e del lifestyle di lusso, che li ha realizzati. Laganà si avvarrà di un’originale scenografia olfattiva, coadiuvata da un supporto musicale, che coinvolgerà i presenti attraverso più sensorialità. 

“Lolò” è un eau de parfum intensa e sensuale,  che interpreta la personalità dell’artista attraverso note di testa d’ispirazione mitteleuropea quali cumino, cannella, noce moscata, di cuore come zenzero, vaniglia, bergamotto e note di fondo tra cui sandalo e ambra. “Kot” interpreta quella traccia sottilmente androgina che s'intuisce nella personalità della Fini e quella efebica dei suoi compagni attraverso note tra cui fico, bergamotto, patchouli, tuberosa, sandalo.

La mostra prosegue fino al 22 agosto (merc e giov 10/13 e 17/20, ven e dom 19/13 e 17/21, sab 10/13 e 15/21. Prossimo appuntamento collaterale: Le misteriose porcellane di Leonor (info 335 6750946).