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Gorizia finissage - MARTEDI’ 10 GENNAIO 2017 ALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI GORIZIA FINISSAGE DELLA MOSTRA PAOLO CACCIA DOMINIONI. UN ARTISTA SUL FRONTE DI GUERRA.

I GIOVANI ARTISTI D’EUROPA CENT’ANNI DOPO CON LA PROIEZIONE DEL VIDEO PAOLO CACCIA DOMINIONI. RITRATTO INEDITO IN OTTO INTERVISTE.

 

Finissage : martedì 10 gennaio 2017 · ore 17.30
Dove: Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia · Sala Della Torre · via Carducci, 2
Quando: 10 gennaio 2017
Orario: ore 17.30
A cura di: Marianna Accerboni
Catalogo: No
Info e contatti: +39 335 6750946 · +39 0481 580211
marianna.accerboni@gmail.com · bs-ison@beniculturali.it · isontina.beniculturali.it
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COMUNICATO STAMPA

Video "Ritratto inedito in otto interviste"

Più di 16.000 visitatori, 15 mostre tematiche allestite in sedi istituzionali e una ventina di eventi collaterali dal 2013 al 2016 tra Gorizia, Trieste e Bruxelles: è questo il bilancio del ciclo espositivo ideato e curato dall’arch. Marianna Accerboni su Paolo Caccia Dominioni, grande architetto-artista, scrittore e soldato, che si conclude martedì 10 gennaio alla Biblioteca Statale Isontina di Gorizia con un finissage alle ore 17.30 alla Sala Della Torre della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia (via Carducci 2). In programma la proiezione del video Paolo Caccia Dominioni. Ritratto inedito in otto interviste, realizzato dalla curatrice grazie a Pro Loco di Redipuglia Sentieri di pace e RFI Rete Ferroviaria Italiana. Interverranno, oltre ad Accerboni, il Presidente della Fondazione Gianluigi Chiozza e il Direttore della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia Marco Menato, che ha proposto l’appuntamento. L’ultima tappa della rassegna ospita opere ispirate alla Grande Guerra e alla guerra in generale di Dominioni e di giovani artisti europei (Biblioteca Statale Isontina, orario: lun 9 e mart 10 gennaio 10.30 18.30).

Il video (52 min., € 13, info 335 6750946) è accompagnato da un libretto esplicativo su tutto il ciclo espositivo e ricostruisce l’indole, la vita e la straordinaria creatività dell’architetto-artista grazie anche a un approfondimento storico dell’Amm. Ferdinando Sanfelice di Monteforte, già Rappresentante Militare per l’Italia presso i Comitati Militari NATO e EU e docente di Strategia all’Università di Trieste Polo di Gorizia. Vi sono evidenziate anche alcune postazioni in cui Dominioni operò nel primo e nel secondo conflitto mondiale e una ricca selezione di opere realizzate nella Regione FVG e nel mondo dal geniale architetto, attivo nei suoi ultimi trent’anni per prestigiosi committenti nel Goriziano.

dvd-copertina Copertina del video

Il ciclo espositivo, che rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha avuto spesso ospiti eccellenti: a Trieste, tra gli altri, il famoso critico Philippe Daverio, protagonista di un affollatissimo incontro di approfondimento su Dominioni, il direttore d’orchestra Oleg Caetani e il sindaco di Bruxelles-Woluwe-St-Lambert, Olivier Maingain, presente con la sua delegazione alla vernice triestina e poi ricevuto in Comune dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza; a Bruxelles era invece intervenuto l’Ambasciatore italiano Vincenzo Grassi. Lungo il percorso espositivo l’architettura e le arti visive hanno spesso interagito con altre discipline artistiche come la performance di luce e musica ispirata simbolicamente alle tragedie della guerra e ideata da Accerboni per la vernice con la colonna sonora della mostra composta site specific dal M° Silvio Donati, il concerto a Bruxelles di Veronica Vascotto e Cristina Santin, a Trieste e Gorizia dell’Ensemble Nova Academia e del M° Ennio Guerrato.

Un itinerario espositivo pensato dalla curatrice soprattutto per i giovani come fruitori, poiché Dominioni fu personaggio esemplare per l’alto livello professionale e morale; ma anche come attori, poiché a Trieste, Bruxelles e Gorizia alle opere di  Dominioni sulla guerra sono state accostate quelle di giovani artisti goriziani, di Nova Gorica, austriaci, triestini e friulani, belgi e francesi. Per creare un confronto fra l’immaginario artistico sulla guerra di un secolo fa, impersonato da Dominioni, che la dipingeva e ne scriveva in diretta dal Carso goriziano, e quello contemporaneo. Giovani divisi allora dalla Grande Guerra e riuniti oggi nel segno della pace simbolizzata dall’arte. Il seguito del progetto prevede l’ulteriore sviluppo di un ponte di conoscenza e di scambi artistico-culturali fra Gorizia, Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e Bruxelles e - sotto il profilo storico - tra il fronte dell'Isonzo e quello dell'Yser nelle Fiandre, cui Accerboni sta lavorando da anni. E un catalogo con le novità emerse nel corso delle mostre, ciascuna delle quali proponeva un focus sulle diverse discipline affrontate da Dominioni (Nerviano, Milano 1896 - Roma 1992): architettura, restauro, pittura, grafica, design, illustrazione, scrittura, uniformologia, araldica…

Il ciclo espositivo è stato realizzato con il patrocino, tra gli altri, dei Comuni di Gorizia e Trieste e organizzato in collaborazione con Biblioteca Statale Isontina (MiBACT) di Gorizia, Biblioteca S. Crise (MiBACT) di Trieste, Comune di Bruxelles - Woluwe-St-Lambert, Città di Meudon (Francia) e Associazione Giuliani nel Mondo con il suo circolo di Bruxelles, e con il sostegno di Comune e Provincia di Gorizia, Fondazioni Carigo e CRTrieste, AGM, Associazione Internazionale Dario Mulitsch, Soroptimist Club Trieste, Rotary Club Muggia, Klaudij Jakoncic Flowers, Il Piccolo media partner.